lunedì 18 giugno 2012

WHO ART YOU?


Già, che arte sono io? O chi mi rende arte? Posso dire i miei amici, quelli più stretti, quelli più strani, che nel tempo si assottigliano, ma in cui non si può non credere, perchè credere in un esercito compatto, cameratesco, affettuoso e feroce, è meglio che non credere in niente. Potrei dire che sono io stesso, che mi rendo arte, che porto me stesso senza pretese laddove sembra che qualcuno mi voglia, con una Cura del Bianco o una favola, con una lacrima e un sorriso. O forse l'arte non alberga in me, con me proprio non ci azzecca, ma sono io che albergo in lei, e mi ostino a cercare chi fra noi vuole mettere su una bella comune di muppets impazziti, "troppo strani per vivere e troppo rari per morire", allons-y Alonso!
Mi sono preso un po' di tempo prima di scrivere questo post, che comunque non vuole essere lungo, ma che devo a me stesso e a chi mi ha invitato a questo evento milanese, in una via Savona mai bazzicata più di tanto, ma che in bicicletta e sudando come uno stilita assediato dai demoni mi ha rivelato scorci interessanti e cose belle. Eravamo alla Design Library, una cinquantina di artisti (desiderosi e forti di essere tali); poi c'erano quelli di WHO ART YOU?, ovvero i ragazzi dell'associazione NOLAB, il cui slogan è accattivante quanto, nel mio caso, bizzarramente divertente. "Pensare è dire NO", dicono citando Emile-Auguste Chartier (che di cose belle ne ha dette e scritte, e dopo lo riciterò). Eppure io, che dopo tanto tempo non mettevo un soldo in una collettiva d'arte, che di soldi ne ho pochi e perchè poi della mia immagine mi frega come a gesù del legno di cui era fatta la croce, ho detto sì, ho detto sì sperando di restare coinvolto, di non entrare in un'atmosfera radical chic (ce ne sono troppi, troppi), di trovare almeno uno con cui litigare degnamente, e riuscire a scattare almeno una dico una foto per la collezione della Cura. E invece...
Guarda un po', dopo un inizio imbarazzato, fra strascichi di chiacchiere su Macao e incerti tentativi di abbordare il vino, tra un inglese arrugginito ma sempre più sicuro di sé, mi sono alla fine proprio divertito. E di fotografie ne ho fatte più d'una. Ma poi no, è tutto andato bene fin dal giorno prima, in cui ho conosciuto le dolci stagiste che hanno ricevuto la mia foto montata artigianalmente su un pezzo di polistirolo grovierato, e che non mi hanno permesso di aiutarle nell'allestimento (ho la scimmia dell'allestimento...); in cui una ragazza di nome Monique mi ha fatto un complimento e regalato una banconota da cinque euro; quando ho incontrato Daniela Ficetola, che mi ha introdotto a questa serata, e che mi dispiace di non aver potuto conoscere meglio; e poi Żaneta Estera Drzymała, Eric Johnson, Giuseppe Gottardi e Laura Larmo, Arianna ed Elisa, Alessandro ed Emanuele, e tutti quelli che ho dimenticato al ventesimo calice di vino/birra/montenegro. Grazie ovviamente ad Anna Cigoli e Renato Skeletro379 Florindi, e a Riccardo Pirovano, che mi hanno supportato come sempre...
Ancora Emile-Auguste Chartier (l'avevo promesso): "È certamente vero che noi dobbiamo pensare alla felicità degli altri; ma non si dice mai abbastanza che il meglio che possiamo fare per quelli che amiamo è ancora l'essere felici." 
Prima della lunga serie di foto di WHO ART YOU? risponderò alla domanda forse più ovvia, ma che per me sta giusto in coda, dove deve stare - ripeto, almeno per me: no, non ho venduto nulla, e quasi tutte le foto della Cura che mi erano rimaste dalla serata nella Specie di Spazio sono state regalate, permutate, andate nel mondo, portandosi dietro la faccia sgretolata degli amici ed ex-amici che ritraggono.
DCF

Daniela Ficetola
Il sottoscritto, tal DCF (devo trovare chi mi ha fatto questa foto...)
Francesca Crotti
Petra Shara Stoor

Alcuni "scorci" della sera, ma il mio consiglio è di andarvi a vedere le altre foto a questo link di facebook, oppure non vi resta che farvi amici sul social network sia Daniela Ficetola che Alessandro Trabucchi, che sono quelli di NOLAB. E ora passo ad alcune foto mie e poi mi dileguo nelle ombre:  
Ilaria e Luca (i mostruosi piccini della foto a sinistra) sbirciano dal mio angolino nella Design Library...

Eric Johnson

Netka "Jeanette" Drzymała
Anna
Anna e Netka
Laura Larmo

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